mercoledì 23 marzo 2016

Musica in Movimento: Patti Smith - Horses

John McEnroe è senza dubbio uno dei più grandi tennisti di tutti i tempi, famoso per la sua genialità e la sua irrequietezza. Bè, forse non tutti sanno che è anche un chitarrista rock. Certo non ha lasciato segni indelebili come musicista, semplice passione extra tennistica, ma immerso nella musica ci vive comunque, dato che è sposato con Patty Smyth, cantante americana. Trattasi di Patty Smyth, e non la ben più famosa Patti Smith, senza le y. In ogni caso, con un volo pindarico, si può ben parlare proprio di Patti Smith, la poetessa del rock. La sua furia artistica nella seconda parte degli anni '70 sconvolse la storia del rock, ridando energia e vitalità, proprio quello che può trasmettere ascoltandola in sottofondo durante lo sport.

Il suo esordio avvenne nel 1975 con l'album "Horses", ed è stato uno degli esordi più folgoranti del rock.

L'album si apre con "Gloria", cavalcata rock'n'roll scritta da Van Morrison, pura energia, con la band perfetta nell'andamento sporco ma preciso. "Redondo Beach" è una semplice ballata reggae, apparentemente leggera nella musica, ma drammatica nel testo, trattando il suicidio di una ragazza lesbica. "Birdland" è una perla di 9', basata su una storia fantascientifica, dove la voce quasi recitata di Patti si adagia perfettamente su un tappeto sonoro apparentemente calmo ma pieno di fluttuazioni intense. Si torna al rock con "Free Money", energia prima del passaggio più pop "Kimberly", che Patti dedica alla sorella. "Break It Up", canzone dedicata a Jim Morrison, gioca su continui passaggi tra la morbida strofa e il potente ritornello. Da leggenda è la successiva "Land", nove minuti tiratissimi divisi in tre movimenti ("Horses", "Land of a Thousand Dancers", "La Mer(de)") con Patti a lasciar andare le parole, ispirata dai grandi cantautori americani (Morrison e Bob Dylan su tutti) e dedicando il tutto a Jimi Hendrix. La finale "Elegie" è un semplice commiato, una sbilenca elegia funebre, il saluto finale di Patti Smith ai grandi interpreti della musica americana, un normale defaticamento per noi che la ascoltiamo muovendoci.
Musica entrata nella storia, che ha aperto la strada ai grandi gruppi anni '80, REM e U2 in primis, e la cui energia vitale non smette di essere attuale.

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